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APPUNTI CINOFILIA

GIUDICARE IN ESPOSIZIONI DI BELLEZZA

Giudicare in esposizione di bellezza

 

dott Ferdinando Asnaghi

 

Il giudizio in esposizione di bellezza è un insieme di applicazione della tecnica cinognostica unite certamente ad una sensibilità individuale ed a un senso del concetto di bello che dovrebbe essere il più oggettivo possibile e distaccato da ogni gusto personale.

  • È l’applicazione dello standard sul campo che costruisce il giudizio sui cani sottoposti alla nostra perizia, e ogni gusto personale di “tipo” soprattutto se allevatori della razza che giudichiamo dovrebbe essere lasciato da parte.

  • Premetto questi concetti prima di iniziare a descrivere come dovrebbe essere giudicato per lo meno da un punto di vista tecnico un soggetto di razza pura poiché molte volte ho visto nel corso della mia ormai lunga vita cinofila giudici cosiddetti specialisti di razza lasciarsi influenzare dal gusto personale nella scelta dei cani vincenti; paradossalmente un amante puro di una razza ma che non abbia me allevato potrebbe essere più oggettivo di uno specialista allevatore di quella singola razza.

  • Ma lasciando alle nostre spalle quanto detto cominciamo con l’enunciare uno schema tipico del giudizio sul ring.

  • -i cani di una determinata classe sono entrati nel ring e sono posti in fila per ordine di numero; questo compito è affidato ai commissari ring.

  • -uno sguardo primario in generale a tutta la classe ci può dare un’idea anche se vaga del materiale zootecnico che ci viene sottoposto a giudizio.

  • -veniamo quindi aggiudicare un soggetto alla volta.

  • -la prima fase di giudizio riguarda la valutazione zootecnica col soggetto statico (cioè da fermo)

  • -ricordiamoci che il cane va giudicato in linea generale dall’apice anteriore all’apice posteriore; come dicevano i vecchi grandi giudici dalla punta del naso alla punta della coda. Il vagare nella valutazione del cane da una regione all’altra senza metodo in modo confuso non è a mio parere professionale; inoltre può creare confusioni nello schema di giudizio.

  • -avvicinando il cane lateralmente quindi dal davanti si noterà subito l’espressione del soggetto; e quindi si potrà già valutare anche se in modo grossolano la testa. Si controlleranno quindi la chiusura dentaria e la dentatura stessa.

  • -valutata quindi la testa e perciò di assi cranio facciali, i rapporti cranio muso, i diametri trasversali della testa, da posizione la forma degli occhi non che il colore, le mucose, il tartufo, l’inserimento della forma delle orecchie, avremo già la prima impressione della testa del soggetto.

  • -procedendo verso l’apice caudale troveremo il collo e subito valuteremo la lunghezza, la forma e quindi quasi automaticamente la nostra attenzione dovrà ricadere sul angolazione della spalla e sui rapporti scapolo omerali.

  • -il garrese sarà oggetto della nostra attenzione in prosecuzione del collo e automaticamente valuteremo la linea dorsale, il torace con la discesa del petto, e la groppa.

  • -sarà allora che con una visione laterale valuteremo nel insieme le varie dimensioni del tronco quali l’altezza al garrese, la lunghezza del tronco, la discesa del torace.

  • -valuteremo poi la coda per inserzione, lunghezza, portamento.

  • -sarà poi un ritorno sempre in senso antro posteriore quello che ci servirà per la valutazione degli arti e quindi degli appiombi si è visione anteriore che laterale che posteriore. Questo sia per gli arti anteriori che per gli arti posteriori.

  • -giunti a questo punto valuteremo Sia da un punto visivo che tattile il mantello. Vedremo cioè se i colori, la lunghezza del pelo, la qualità del pelo, la tessitura dello stesso sono corretti in relazione allo standard.

  •  
  • -valutazione del soggetto in movimento.

  • -per valutare il soggetto in movimento dovremo visionarlo sia al passo che al trotto lateralmente, dal davanti, dal di dietro. Molto comodo per riunire in un solo movimento queste tre fasi è il cosiddetto triangolo: il conduttore o handler (dall’inglese mano) farà muovere il cane allontanandosi da noi indi girando di circa 80° a sinistra e quindi camminando mostrandoci la visione laterale del cane, indi girando ancora a circa 80° sempre a sinistra venendo verso di noi e mostrandoci quindi la visione frontale.

  • È possibile per confrontare i movimenti di molti soggetti della classe farli girare tutti insieme, con un numero limitato in relazione alla grandezza del ring.

  • -a questo punto il soggetto sarà fatto fermare in stazione davanti al giudice il quale potrà redigere il suo giudizio scritto; è in questa fase che si esegue la sintesi di tutto quanto svolto prima, si può ovviamente in caso di dubbi eseguire un’ulteriore verifica sul soggetto in stazione.

  • Terminato il giudizio di un soggetto si passerà al susseguente per ordine di numero di catalogo.

  • L’efficienza degli assistenti di ring in questa fase è fondamentale; sia l’assistente di ring al tavolo che si occupa di tutte le le pratiche cosiddette burocratiche, sia l’assistente che c’accompagna sul ring ordinando i soggetti del numero, chiamandoli per essere sottoposti al giudizio, e scriverà lo stesso giudizio da noi dettato.

  • Terminati tutti giudizi di tutti i soggetti della classe, sarà nostro compito classificarli dal primo al quarto.

  • È infatti uso e consuetudine classificare solo i primi quattro.

  • Si passerà poi con lo stesso metodo al giudizio di tutte le classi, prima i maschi e poi le femmine.

  • Nell’ambito di ogni sesso bisognerà attribuire il CAC e il CACIB (quest’ultimo nel caso di esposizioni internazionali).

  • Lo spareggio per il CAC avverrà fra gli eccellenti primi delle classi nelle quali è in palio il CAC, sarà poi il momento di attribuire la riserva di CAC : ricordiamoci sempre che i soggetti che dovranno spalleggiare per la riserva di CAC saranno il primo eccellente della classe che non ha vinto il CAC e il secondo eccellente della classe dove è stato assegnato il CAC.

Nell’assegnazione del CAC bisogna porre molta attenzione alle norme del paese ove si giudica: infatti in molti paesi il ceci viene assegnato in molte classi come per esempio in Austria il CAC viene assegnato sia in classe campioni, in libera, il lavoro. Per cui è buona norma ogni volta che si giudichi all’estero leggere attentamente le istruzioni del comitato organizzatore che spesso vengono lasciate nella camera d’albergo alla sera antecedente l’esposizione. Spesso viene anche eseguito dai Kennel club più organizzati un briefing poco prima dell’inizio dell’esposizione; in ogni caso gli assistenti di ring potranno esservi di aiuto in ogni momento soprattutto se molto efficienti.

Nelle esposizioni internazionali l’attribuzione del CACIB segue le stesse regole; cioè le classi ove è in palio il CACIB dovranno spalleggiare i primi eccellenti per l’attribuzione del CACIB stesso, indi per l’attribuzione della riserva di CACIB saranno chiamati il secondo della classe dove è stato assegnato CACIB e gli eccellenti primi delle classi ammesse allo spareggio per il CACIB.

Questa è molto sinteticamente ma tecnica di giudizio che a mio parere eseguita in modo ripetitivo può metterci nelle condizioni di operare con massima oggettività.

 

Le qualifiche dei soggetti da noi giudicati meritano particolare attenzione.

Premettiamo che questo vale solo per i paesi ove si deve dare una qualifica, infatti alcune nazioni hanno stabilito tramite i propri Kennel Club di eseguire solo una classifica (primo, secondo, terzo, quarto e così via) senza determinare la qualifica (eccellente, molto buono, buono, abbastanza buono, sufficiente) e attribuire poi in dipendenza dal tipo di esposizione il CAC o il CACIB.

Nel caso in cui bisogni determinare una qualifica come per esempio in Italia, è molto importante avere le idee ben chiare quando un cane da eccellente piuttosto che da molto buono! Solo per alleggerire un po’ questo serissimo discorso vale la pena di enunciare il fatto che non è così raro trovarsi di fronte ai cosiddetti cani border-line: soggetti cioè in bilico tra l’eccellente il molto buono per esempio che non sono in realtà così semplici da qualificare. Insomma la classifica è certamente più semplice della qualifica nei border-line perché è è possibile confrontare due soggetti e la comparazione dei pregi dei difetti determina il vincitore mentre nella qualifica alcune volte il bilanciamento dei pregi dei difetti non è perfetto.

Guardiamo in ogni caso le definizioni del nostro Kennel Club (ENCI) in relazione alle qualifiche:

-eccellente: tale qualifica deve essere attribuita ad un soggetto che si avvicini il più possibile allo standard ideale della razza-che si è presentato in condizioni perfette-che realizzi un insieme armonico ed equilibrato-che abbia “della classe” ed una brillante andatura. Egli dovrà imporsi per le sue grandi quaità le quali gli faranno perdonare eventuali piccole imperfezioni e dovrà possedere le caratteristiche del sesso cui appartiene.

-molto buono: tale qualifica di deve essere attribuita al soggetto perfettamente in tipo, equilibrato nelle sue proporzioni-in buone condizioni fisiche-. Sarà tollerato qualche difetto veniale, ma non morfologico. Questa qualifica non può premiare che un cane di qualità.

-buono: tale qualifica deve essere attribuita ad un cane che possieda le caratteristiche della razza, pur accusando dei difetti, a condizione però che questi non siano rebitori.

-abbastanza buono: tale qualifica deve essere attribuita ad un cane sufficientemente tipico, senza qualità notevoli o in non buone condizioni fisiche.

Come si vede dalla descrizione tecnica delle varie qualifiche in realtà non è poi cosi difficoltoso.

 

 

LA CINOMETRIA

                                                                                    La cinometria

dott Ferdinando Asnaghi

 

Il problema delle misurazioni in campo cinognostico si è sempre rivelato fondamentale al fine di effettuare una valutazione fenotipica del soggetto.

Senza dilungarsi inutilmente sulla storia delle misurazioni dal 18º secolo ad oggi veniamo a descrivere innanzitutto gli strumenti necessari per eseguire questi calcoli:

-il  cinometro: di varie forme e dimensioni serve per determinare le misure del cane rettilinee ; comunemente si misurano l’altezza al garrese e volendo l’altezza la groppa, può essere in ogni caso utile per determinare altre misure come per esempio la lunghezza del tronco.

-il metro a nastro: serve fondamentalmente per rilevare perimetri, quali per esempio quelle del costato (circonferenza toracica dei bassotti per determinare la taglia ) della testa, del collo, ed anche per lunghezza  quale quelle della coda.

-La bilancia: per la determinazione del peso del cane.

-il compasso: è indispensabile per la misurazione degli spessori e facilita la misurazione di alcune lunghezze quali per esempio quelli della testa, del cranio, del muso.

 

Questi sono strumenti molto pratici e facilmente usabili sulla “campo”, poi vi è un’altra serie di strumenti  più complicati e scientifici, che non sono così semplici da usare. Vediamoli poiché sono certamente importanti per il cinognosta che si occupa della stesura di uno standard e quindi deve determinare precise misure da riportare nello stesso.

-il goniometro : misura gli angoli rispetto a due assi ed è utile nella determinazione dell’inclinazione dei raggi ossei rispetto all’orizzonte o alla verticale.

-l’Artrogoniometro: è un’applicazione particolare del goniometro per misurare gli angoli determinati da due raggi ossei contigue (per esempio l’angolo scapolo omerale).

-Le scale cromatiche oculari: servono per determinare il colore dell’iride.

 

 

 Veniamo ora descrivere le principali misurazioni in cinognostica:

 

Misurazioni della testa

-lunghezza totale della testa: è la lunghezza che va dalla apofisi occipitale al margine antero superiore del tartufo.

-lunghezza del cranio: è la lunghezza determinata dall’apofisi occipitale esterna alla linea immaginaria che congiunge i due angoli nasali degli occhi.

-lunghezza del muso: e la distanza che congiunge la linea immaginaria fra i due angoli interni degli occhi e il margine supero anteriore del tartufo.

-larghezza del cranio: si deve misurare con un compasso ed è una linea immaginaria che congiunge il margine esterno di un’arcata zigomatica alla contro laterale (all’altra arcata zigomatica).

-larghezza del muso: anche questa si misura con un compasso e a circa metà delle facce laterali del muso è la lunghezza della linea immaginaria che congiunge l’una all’altra delle facce laterali del muso.

-altezza del muso: sempre col compasso e la distanza che va dalla profilo superiore della canna nasale al profilo inferiore della mandibola.

-perimetro della testa: si misura con 1 m a nastro la circonferenza della testa a livello delle arcate zigomatiche 

 

Misurazione del tronco

-altezza del garrese: misurata con il cinometro è la distanza che va dalla sommità del garrese a terra. 

-lunghezza del collo: è la distanza che va dalla nuca a una linea immaginaria che congiunge l’angolo nucale alle scapole nella loro porzione dorsale.

-perimetro del collo: misurazione eseguita con il metro a nastro del perimetro a circa metà della lunghezza del collo.

-lunghezza del tronco: misura fondamentale se rapportata con l’altezza al garrese per determinare se un cane iscrivibile nel quadrato nel rettangolo: è la lunghezza che va dalla punta del manubrio dello sterno per altri dalla punta dell’angolo scapolo omerale fino alla punta della natica (tuberosità ischiatica). La diversa base di partenza a livello craniale di questa misura è in realtà il più delle volte conincidente; nel caso vi sia differenza basta fare una media delle due misurazioni.

-altezza del torace: rappresenta la distanza che va dalla sommità del garrese al margine più basso dello sterno.

-Larghezza del torace: e la distanza che va da una parte all’altra dell’arco costale nel punto di maggior convessità.

-profondità del torace: è la distanza che va dal manubrio dello sterno ha la penultima falsa  costa.

-perimetro del torace: viene misurato con in metrò nastro esattamente dietro i gomiti.

-larghezza del petto: è la distanza tra i due margini esterni delle braccia.

-altezza della groppa: con il cinometro si misura una perpendicolare che va dalla sommità della groppa a terra.

-lunghezza della groppa: vada all’angolo esterno  dell’ala iliaca alla tuberosità ischiatica.

-larghezza della groppa: è la distanza fra i rilievi delle articolazioni coxo femorali (grande trocantere)

-lunghezza dei lombi: e la distanza che va dall’ultima costola all’angolo esterno delle ali iliache.

-lunghezza della coda: e la lunghezza dal punto di inserzione al suo apice caudale.

 

Misurazioni degli arti

 

-altezza dell’arto al gomito: è la distanza sulla perpendicolare dalla punta dell’olecrano a terra.

-altezza alla punta della spalla: è la distanza che va dalla punta dell’articolazione scapolo omerale a terra 

-altezza del garretto: è la distanza dalla sommità del calcagno a terra.

-Altezza alla punta della natica: è la distanza dalla punta dell’ischio a terra.

-lunghezza della spalla: è la misura dell’estremità superiore della scapola all’articolazione scapolo omerale.

-lunghezza del braccio: e la lunghezza misurata dalla punta della spalla alla punta dell’olecrano.

-lunghezza dell’avambraccio:è la distanza dal apofisi dell’olecrano alla prima articolazione del carpo.

Oltre alle misurazioni delle lunghezze degli arti e delle varie altezze di alcuni punti di repere si misurano anche le inclinazioni dei vari raggi ossei.

-inclinazione della scapola:si misura col goniometro o con l’artro goniometro tracciando una linea immaginaria sulla cresta a cromiana rispetto alla linea dell’orizzonte.

-inclinazione dell’omero: è l’angolo che l’asse sagittale dell’omero crea con la linea dell’orizzonte.

-inclinazione del metacarpo: e l’angolo che forma l’asse sagittale del metacarpo con la linea dell’orizzonte.

-inclinazione del coxale: detta anche inclinazione della groppa è l’angolo che forma una linea immaginaria che unisce la punta dell’ilio con la punta dell’ischio prolungata sull’orizzonte.

Inclinazione della tibia: è l’angolo che forma l’asse sagittale tibiale con la linea dell’orizzonte.

Si calcolano inoltre gli angoli articolari ovvero gli angoli delle due ossa o più che formano un’articolazione fra di loro, questa misurazione è eseguita con un cane in stazione naturale.

-angolo scapolo omerale: è l’angolo formato dai due assi sagittali della scapola e dell’omero.

-angolo omero radiale: è l’angolo formato dai due assi sagittali dell’omero e del radio.

-angolo corso femorale: è l’angolo formato dall’asse sagittale del coxale (punta dell’ileo unita alla tuberosità ischiatica) con l’asse sagittale del femore.

-angolo femoro tibiale: è l’angolo formato dall’asse sagittale del femore e dall’asse sagittale della tibia.

-angolo tibio carsico: è l’angolo formato fra l’asse sagittale della tibia e l’asse sagittale del tarso.

Tutte queste misurazioni non sono solo a sé stanti per descrivere uno standard di razza ma spesso creano dei rapporti che uniti tra loro descrivono i caratteri morfologici della razza.

 

Rapporti cinometrici

 

Rappresentano i rapporti tra due o più regioni. Sono molto utili nella cinognostica in quanto determinano il fenotipo.

 

Rapporti della testa

 

Rapporti cranio facciali: rappresentano i rapporti di lunghezza e di larghezza fra cranio muso e testa in toto.

-rapporto di lunghezza tra cranio muso: detto spesso molto semplicemente rapporto cranio muso. Rappresenta il rapporto fra la lunghezza del cranio e la lunghezza del muso: esempio un cranio lungo 10 cm e un muso lungo 10 cm avranno un rapporto 1:1; un cranio lungo 10 cm e un muso lungo 5 cm avranno un rapporto 2:1.

-rapporto di larghezza tra cranio e muso: è molto importante per determinare l’espressione di alcune razze per esempio i molossoidi; il boxer dove la larghezza del cranio dovrebbe essere uguale al La larghezza del muso e quindi con un rapporto 1:1.

-rapporto larghezza del cranio lunghezza totale della testa: è un rapporto molto importante in quanto identifica i tipi morfologici della testa (il dolicocefalo, il mesocefalo, il brachicefalo).

 

Angoli della testa: oltre alle misurazioni di lunghezza e larghezza della testa esistono anche le misurazioni di alcuni angoli della testa che sono di grande valore per la tipicità delle varie razze.

Fondamentali per la determinazione degli angoli della testa sono sono l’asse del cranio e l’asse del muso.

-asse craniale : è la linea immaginaria che unisce la cresta dell’occipite al salto naso frontale. È fondamentale ricordarsi che questo è un asse immaginario intracranico; non è cioè tangente esternamente al cranio. Questo è uno dei più frequenti errori commessi in cinognostica.

-asse facciale o asse del muso: è una linea immaginaria tangente alla superficie dorsale del muso.

Una volta chiari i concetti di asse craniale e  asse facciale veniamo a determinare gli angoli: 

-angolo cranio facciale: e l’angolo dato dall’intersezione dell’asse craniale con l’asse facciale.secondo altri invece (La scuola del dottor Herout ) la determinazione dell’angolo cranio facciale e dato dall’intersezione di una linea tangente al muso e di una linea tangente alla porzione craniale del salto naso frontale. Tale angolo misurabile con un goniometro dopo aver posto due aste articolate tra di loro col punto di giunzione a livello di stoppa è sicuramente molto poco preciso.

-angolo axio faccio laterale: è dato da un angolo formato dall’asse mediano della testa con un asse tangente l’arcata zigomatica e la faccia esterna del muso. Questo angolo è facilmente comprensibile possa variare man mano si passi da teste dolicocefalo a teste di tipo brachicefalo.

 

Rapporti del tronco e degli arti

 

-rapporto altezza al garrese lunghezza del tronco: si mettono in rapporto queste due misurazioni al fine di stabilire se un cane è iscrivibile in un quadrato in un rettangolo, e si determina inoltre il suo aspetto in relazione alla lunghezza e all’altezza. Questo  rapporto determina l’iscrizione di un tronco di un cane in un quadrato o in un rettangolo.

-rapporto fra lunghezza della testa e altezza al garrese: questo rapporto è molto importante per la descrizione di molti standard. E anche vero che non sempre è così semplice la determinazione durante il giudizio di misure molto curate di questo rapporto, come per esempio nel caso del San Bernardo dove si riferisce che la lunghezza totale della testa è il 39% dell’altezza al garrese; bene distinguere fra il  38% e il 42% è impresa ardua anche per un ottimo giudice. Certo è che la determinazione ad occhio di questa misura è molto importante.

-rapporto fra altezza al gomito e altezza al garrese: è un altro rapporto cino metrico estremamente importante. Determina quello che volgarmente si sente dire dagli allevatori a bordo ring di un cane alto sugli arti o basso sugli arti.

 

Tutte queste misurazioni che sembrano noiose e alquanto complicate servono in realtà per La comprensione degli standard di ogni singola razza.

Inoltre abbiamo  già dato le basi per comprendere più tardi i tipi morfologici nelle varie razze canine. Insomma se si impareranno molto bene queste nozioni cino metriche sarà possibile facilmente comprendere i tipi delle razze canine. Le moderne tecniche grafiche come vedete ci aiutano moltissimo per la comprensione di tutti questi concetti abbastanza astratti se presi individualmente ma molto evidenti se guardate sulle rappresentazioni grafiche. Ecco il perché della quantità di immagini di questo libro.

 

Lunghezza totale

 

Perimetro

 

 larghezza

 

 

Testa

 

 

cranio

Lunghezza

 

muso

Lunghezza

 

larghezza

 

 

Larghezza

 

Perimetro

 

 

altezza

 

 

 

 

 

 

 

Collo

 

 

 

Lunghezza

 

Perimetro

 

 

 

 

Tronco

 

 

 

 

 

 

 

 

petto

Larghezza

 

 

 

 

 

 

 

 

 

profondità

Lunghezza

 

 

torace

Altezza 

 

 

 

 

Larghezza

 

 

 

 

Perimetro

 

 

 

arti

 

 

 

Anteriore

Altezza al gomito

 

 

 

 

 

 

 

 

Posteriori

Altezza al garretto

 

 

I TIPI MORFOLOGICI NEL CANE DI RAZZA

                                                               

 I tipi morfologici nel cane di razza

 

dott Ferdinando Asnaghi

Da qui in poi incominceremo ad applicare sia le nostre conoscenze anatomiche che le nostre conoscenze cinometriche per differenziare secondo la morfologia i vari tipi delle razze canine.

Non dimentichiamoci mai che anche se stiamo valutando fenotipica mente i nostri cani ogni differenza morfologica è stata selezionata dall’uomo in relazione all’utilizzo della razza studiata; è infatti questa una delle maggiori dimenticanze di allevatori giudici che non si rendono conto che la morfologia del cane di pura razza è assolutamente funzionale. Per questo insisto che la cinognostica debba essere ben conosciuta sia dai giudici di esposizione di bellezza che dai giudici di prove di lavoro: com’è possibile valutare un soggetto di razza pura se non se ne conosce il fenotipo, il movimento dettato dalla Standard, le peculiarità caratteriali che fanno la razza stessa?

È merito del professore Baron l’aver distinto tipi morfologici riscontrabili nelle varie specie di animali domestici.

In sintesi  Baron distingueva il brevilineo, il mediolineo, il longilineo.

Ma lasciando perdere la storia che seppur importante dilungherebbe enormemente il nostro studio veniamo ai tipi morfologici del cane di razza pura. Una prima distinzione è possibile paragonando i diametri trasversali ai diametri longitudinali, e così avremo:

-il tipo dolicomorfo: si tratta di un cane stretto, longilineo, con diametri longitudinali più sviluppati di quelli trasversali. Ha forme slanciate, con arti lunghi, la muscolatura è composta da muscoli per lo più allungati, i classici rappresentanti di questo tipo sono i levrieri.

-il tipo mesomorfo: è un cane mediolineo, posto a metà fra il dolicomorfo e il brachimorfo.

-il tipo brachimorfo: ha i diametri trasversali più sviluppati dei diametri longitudinali; questa affermazione è spesso riferita in confronto al tipo mesomorfo. Ha  forme massicce E il classico esempio è il bull dog inglese.

Alcuni cinognosti per complicare ulteriormente la faccenda o quanto meno per essere estremamente precisi hanno deciso un ulteriore classificazione dei tre tipi principali; in realtà in natura è molto difficile classificare in modo inequivocabile un tipo poiché esistono sempre delle transizioni. Vediamo insieme l’ulteriore classificazione:

-brachimorfo: suddivisi in ultrabrevilinei, brevilinei, subrevilinei.

-mesomorfi: mediolinei.

-dolicomorfi: sub longilinei, longilinei, ultrà longilinei.

Altri cinognosti hanno correttamente aggiunto il tipo anacolimorfo e il tipo Terrier.

-tipo anacolimorfo:  è rappresentato da cani con tronco allungato e arti corti; sono in pratica i bassotti e alcuni terrier a gamba corta.

-tipo terrier: è un tipo difficilmente classificabile in quanto alcune volte presenta caratteristiche di un dolicomorfo frammiste a quelle di un mesomorfo; da questa difficoltà si è giunti alla conclusione di creare un tipo a se.

Certo è che cercare di stabilire i limiti fra le diverse tipologie non fu semplice; bisognava trovare un indice che stabilisse i confini. Giusto per chiarezza definiamo che cos’è un indice: un indice è un rapporto 100º ale di una misura rispetto a una altra.

L’indice corporeo fu la soluzione del problema.

-indice corporeo: è dato da una formula: lunghezza del tronco per 100 diviso il perimetro toracico.

I. C. =L. x 100

        P

 

-mesomorfo     I.C. = da 71 a 85

-brachimorfo   I.C. = da 60 a 70

  -dolicomorfo   I.C. = da 86 a 100

 

Relativamente alla testa i tipi di razze canine si sovrappongono nella classificazione prima descritta; infatti anche qui troviamo tre tipi principali e cioè: il brachicefalo, il mesocefalo, e il dolicocefalo.

Anche per la testa nacque lo stesso problema di trovare un indice per poter classificare vari tipi, il  dilemma fu risolto brillantemente Con lo studio dell’indice cefalico. Fu uno studio che si evolse grazie a diversi illustri antropologi, zootecnici, per adattare l’indice cefalico umano alle razze animali ed infine alle razze canine. La conclusione a tutt’oggi valida fu quella sotto esposta:

 

                                            Indice cefalico =  Larghezza della testa  x 100

                                                                                Lunghezza della testa

 

Fu il grande Solaro che ne studiò i valori secondo le varie razze:

-dolicocefalo: l’indice cefalico totale inferiore a 50

-mesocefalo: indice cefalico totale uguale a 50

-brachicefalo: indice cefalico totale maggiore di 50

 

È ovvio che anche questa distinzione merita qualche nota; non è raro infatti che i border-line esistano anche in questa classificazione ma l’importante è aver dato la possibilità al cinognosta di classificare i vari tipi di conformazione delle testa.

Lascio le lunghe disquisizioni che si sono create intorno a questa classificazione al di fuori da questo libro limitandomi a ripetere per l’ennesima volta di cercare di classificare ad ogni costo una forma naturale è estremamente difficoltoso.

Ricordo solo che alcune volte i tipi morfologici del corpo  e della testa possono coesistere: è il caso per esempio del boxer mesomorfo e contemporaneamente brachicefalo.

Aggiungo poche righe per parlare della costituzionalismo, argomento affrontato da Bonetti nella sua zoognostica del cane. Lo studio della  costituzione del cane è a parere di molti ancora molto arretrato in relazione a quello della specie umana. Poiché per definizione Il costituzionalismo mira alla conoscenza dell’anatomia esterna dell’individuo, della morfologia dello sviluppo dei vari apparati, della predisposizione a contrarre determinate malattie o alla resistenza alle stesse, alla caratteristiche inerenti allo sviluppo delle grandi funzioni fisiologiche, appare alquanto difficile applicarlo alla specie canina.

Mi sembra infatti che lo studio sia estremamente individuale e pertanto non così interessante per lo studio del fenotipo delle razze canine. In un futuro quando si potranno applicare parametri a più soggetti rappresentanti di una razza potrà avere una valenza anche per il cane.

ANATOMIA DEL CANE: TESTA E TRONCO

                            L’ANATOMIA DEL CANE E LA CINOGNOSTICA DESCRITTIVA PARTE PRIMA LA TESTA E IL TRONCO

dott Ferdinando Asnaghi

 

L’anatomia del cane è la scienza che ne studia la morfologia e la struttura. Più divertente se si studia l’etimologia del termine: non vuol dire altro che tagliare con metodo. Bene pensate di “tagliare con metodo” il corpo di un cane ed evidenziare tutte le varie parti (macabro eh ?). Ma andiamo oltre; esistono in realtà molti tipi di  anatomie: la generale che si divide in embriologia, funzionale, filosofica e l’anatomia microscopica e ancora l’anatomia macroscopica, la speciale, la topografica, la comparata e la veterinaria. Che caos ! Ma a noi come cinofili per lo studio della cinognostica cosa realmente interessa sapere ?  Beh è difficile dirlo con esattezza, ma certamente non dobbiamo diventare degli studenti di veterinaria, penso che ,per andare sul pratico, un’anatomia topografica con approfondimenti di alcune parti di osteoartromiologia ( un nome pazzesco che significa semplicemente ossa, articolazioni e muscoli, si sa le parole altisonanti fanno paura ma sono sempre cose semplici ! ) possono certamente costituire le basi per comprendere le nozioni modo molto più snello  della cinognostica.

A proposito di termini semplici l’anatomia topografica è quella che si occupa dei rapporti tra organi e può essere suddivisa in regioni ( esempio regione del collo : capito perché ci interessa da un punto di vista cinofilo ? ).

Un’altra anatomia che è estremamente interessante per la cinognostica è la topografia regionale: in pratica è la delimitazione dei confini di ogni regione. Un esempio per rendere tutto più comprensibile è quello del cranio che confina oralmente con il muso e aboralmente col collo.

Bene ciò premesso mischierò le parti di anatomia che ci interessano e le incollerò fino a raggiungere lo scopo; non spaventatevi è facile, forse un po’ noioso ma facile.

Cominciamo col dire che il cane ha un supporto, uno chassis per dirla alla francese che sostiene tutto l’animale: lo scheletro composto dalle ossa. Le ossa si dividono in lunghe, brevi e piatte. Facile non preoccupatevi: lunghe come il femore, il radio e l’ulna,  brevi come le vertebre, piatte come la scapola.

Bene cominciamo col dividere il cane in regioni e vedremo che quando si passa alle regioni cinognostiche le differenze saranno molto poche Se non nulle:

  •  Regione della testa 
  •  Colonna Vertebrale
  •  Torace
  •  Cintura e arti toracici
  •  Cintura e arti pelvici

Adesso descriveremo le varie regioni ma prima ….

Alcuni brevi concetti di anatomia:

Apparato locomotore:

  •  Osteologia: ossa
  •  Miologia : muscoli
  •  Artrologia: articolazioni 

Apparato Digerente:

  •  Comprende il tubo digerente e le ghiandole annesse ( p.es il pancreas )

Apparato Respiratorio:

  •  Deputato al rinnovamento gassoso del sangue: polmoni, bronchi, trachea.

Apparato uro genitale

  •  Sono due apparati: quello urinario per la depurazione del sangue e quello genitale per la riproduzione: reni, ureteri,vescica, uretra e utero, ovaie o nel maschio testicoli, prostata, vescichette seminali.

Apparato Circolatorio:

  •  Sistema circolatorio : arterie, vene cuore
  •  Sistema linfatico per il drenaggio della linfa

Apparato nervoso 

  •  Che si divide in centrale e vegetativo

Apparato tegumentario e sensoriale

  •  Comprende la pelle e gli annessi ( pelo, produzioni cornee etc)
  •  E gli organi di senso ( occhi, orecchie, tatto, gusto, olfatto)

Come appare subito chiaro per il cinotecnico alcuni apparati sono più importanti di altri anche se non è così facile escluderne alcuni; in linea generale saranno fondamentali per la cinognostica l’apparato locomotore, l’apparato tegumentario e sensoriale  parzialmente l’apparato respiratorio, genitale e gli organi di senso. Insomma dell’anatomia dell’apparato digerente poco interesserà al fine di una valutazione cinotecnica mentre potrà interessare l’allevatore relativamente ad alcune patologie di razza.

 

 

TERMINOLOGIA DELL’ANATOMIA

 

Vi sono alcuni termini che è bene conoscere anche perché li ritroveremo spesso in cinognostica e molte volte  sono relativi  all’orientamento del corpo:

 

  •  Mediano se si divide in due il corpo del cane ( destro e sinistro) con un piano centrale detto sagittale. Il mediano si oppone a laterale che indica le parti poste sui lati del corpo.

 

  •  Mediale indica la parte più vicina al piano mediano. 

 

  •  Trasversale corrisponde al piano perpendicolare all’asse longitudinale del corpo o di una sua parte. Si suddivide in : Craniale se il piano è più vicino alla testa, Caudale o aborale se più vicino alla coda. Per la testa i termini più comuni sono rostrale ( verso il tartufo ) e nucale ( verso il collo ). Per gli arti si è soliti usare gli aggettivi anteriori e posteriori e prossimale per indicare ciò che è più vicino alla radice ( per es. arto anteriore la parte prossimale sono la scapola e l’omero ) e distale per ciò che è più vicino a terra ( p es il piede ).
  •  Dorsale è riferito alle parti del collo e del tronco che sono superiori nel cane. La terminologia dorsale si applica anche ai piedi.  Contrario di dorsale è ventrale; per i piedi si può usare anche il termine palmare ( anteriore) e plantare ( posteriore).

 

  •  Superficiale e profondo sono termini che indicano la posizione in rapporto alla superficie del corpo. Spesso sinonimi sono esterno e interno.

 

 

 

 

Per non ripeterci e scrivere dei doppi è inutile descrivere prima l’anatomia del corpo del cane e poi ridescriverle da un punto cinognostico.

Per cui andremo ora a considerare le varie regioni della testa del tronco e dell’estremità, dando la base anatomica relativa, i confini, la cosiddetta topografia regionale e la valutazione cinognostica.

Per non rendere poi il lavoro contenuto in questo libro assolutamente noioso non si parlerà prima di anatomia pura bensì studieremo le regioni del cane descrivendole sia da un punto di vista anatomico puro, che da un punto di vista dei suoi confini e soprattutto daremo la valutazione cinognostica vera e propria.

 

Per comodità di lettura in ogni regione avremo dei simboli abbreviati:

- Ana. : descriverà la base anatomica della regione

- Top. : descriverà i confini della regione e quindi la topografia regionale

- Cinog. : descriverà la valutazione cinognostica vera e propria.

 

 

                                                          REGIONE DELLA TESTA

 

La testa, sospesa all’estremità del collo, contiene la maggior parte degli organi di senso. Essa è composta da due grandi Regioni: il cranio e Il muso.

Queste due regioni sono composte come potete vedere dalla figura da molte ossa e muscoli, ma solo alcune di queste strutture hanno un importante significato per noi cinofili, anche se nel loro insieme danno le diverse forme in cui la cinognostica le classificherà.

 

IL CRANIO: 

Ana. :  Bene il cranio è composto a sua volta da altre sottoregioni: 

  •  Regione Occipitale 
  •  Regione Parietale
  •  Regione Temporale
  •  Regione Auricolare
  •  Regione Frontale
  •  Regione sutura Metopica

 Top. : continua in avanti col muso e addietro con il collo. Ricordiamoci che questi sono i “limiti” della regione: significa semplicemente i confini.

Cign. Qui la suddivisione è ulteriore per lo studio di alcune porzioni di cranio punto di vista cinognosti, per cui troveremo:

-La regione occipitale

-regione metopica

-La regione frontale

-La regione degli archi sopracciliari

-La regione delle fontanelle

-La regione del salto naso frontale o stop

-La regione temporale

-La regione degli zigomi

In pratica stranamente da un punto di vista anatomico puro vengono considerate dei mix di regioni che però ci interessano da un punto di vista di valutazione e misurazione cinognostica.

 

Regione Occipitale: 

Ana. è quasi completamente occupata dall’osso occipitale, ha forma triangolare il cui apice, dorsale, è formato dalla protuberanza occipitale esterna, stretta e molto rilevata. E’ un osso molto importante per le valutazioni cinognostiche come vedremo. 

Top. Oralmente si Trova la regione frontale, aboralmente la nuca.  

Cinog. : forma praticamente la parte nucale del cranio; ed è denominato dei vecchi cinognosti “vertice” poiché in quasi tutte le razze canine rappresenta il punto più elevato della testa.

Regione Parietale: 

Ana. Formata dalle ossa parietali cani 

Top.  separa fronte e occiput. 

Cinog. è una regione poco estesa e mal delimitata nei cani.

Regione Temporale:

Top. è situata dietro ed esternamente alla regione della fronte, tra occhio e orecchio. 

Ana. Formata dall’osso temporale e dal processo zigomatico. 

Cinog. Ciò che ci interessa da un punto di vista cinognostico è la sua forma e la fossa del temporale. Curisiosità: il suo nome deriva dal latino tempus perché nell’uomo compaiono su di essa i primi capelli bianchi ! Nel cane è tendenzialmente rilevata e arrotondata.

Regione Auricolare:

Top. o dell’orecchio, è situata dietro la regione temporale, latero inferiormente alla regione occipitale. 

Ana. E’ costituita dalla base dell’orecchio e va fino alla regione retro auricolare che arriva fino alla nuca. 

Cinog. Il padiglione dell’orecchio è assai differente per aspetto, dimensioni e orientamento secondo le razze e addirittura secondo gli individui.

Regione Frontale :

Ana.  corrisponde all’osso frontale.

Top. E’ vasta e si estende tra i due occhi fino alla regione parietale separando le due regioni temporali.

 

LA FACCIA o MUSO :

 è molto più sviluppata nel cane che nell’uomo; comprende le fosse nasali e la cavità boccale. 

Non bisogna  farsi spaventare dalle vecchie dicerie dei grandi cinofili che questa regione sia di grande difficoltà; in realtà ben conoscendo le sue sotto regioni tutto diventa abbastanza semplice e passare dal anatomia alla cinognostica è abbastanza agevole e lineare.

Ana. la base anatomica del muso è composta dai mascellari superiori, dall’Inter mascellare, dalle ossa Palatine, dalle ossa pterigoidee, dalle ossa zigomatiche, dalle ossa nasali, dalle ossa nasali, dai due rami mandibolari a formare la mandibola e dal vomere. La parte muscolare di questa regione è molto complessa in quanto i numerosi muscoli interagiscono tra loro spesso per formare la famosa facies; da punto di vista cinognostico sono senz’altro importanti i masseteri, il muscolo temporale, il muscolo zigomatico, il muscolo pterigoideo. 

Top. I suoi confini topografici sono aboralmente con la linea fronto facciale e gli occhi, o oralmente con la faccia anteriore delle labbra e il tartufo, lateralmente le labbra e le guance, inferiormente dalle ossa mandibolare e dal canale intermascellare, superiormente dalla porzione dorsale della canna nasale; questi confini sono in realtà fittizi in quanto l’unico vero confine è aboralmente con la linea fronto facciale e gli occhi.

Ma andiamo a considerare prima di valutare da un punto di vista cinognostico il muso le sue sotto regioni.

La faccia è composta a sua volta dalle regioni:

  •  Naso
  •  Bocca
  •  Mento
  •  Mandibola
  •  Occhio ( bilaterale)
  •  Arcata Zigomatica ( bilaterale)
  •  Guancia (bilaterale)

 

Regione Nasale : 

Ana. corrisponde al naso composto dalle ossa nasale e dalle cartilagini

Top.I suoi limiti sono lateralmente con le regioni sottorbitali e quelle della guancia e anteriormente con la punta del naso. La punta del naso si continua col le narici e va a formare il tartufo.

Cinog. Molto sviluppata nei cani comprende il dorso del naso, la punta del naso e le narici. Ricordiamoci che il dorso del naso sarà importante per lo studio dei profili ( molto variabili da razza a razza ) e null’altro è che il prolungamento rostrale ( vuol dire in avanti ) della fronte.

Regione Boccale :

Ana. è un’apertura che contiene denti, lingua 

Top. delimitata da due labbra uno superiore (il labbro mascellare ) e uno inferiore ( il labbro mandibolare) che si riuniscono a formare in ogni lato una commessura labiale.

Regione Mentoniera :

 Ana. nel cane è meno sviluppata che nell’uomo ed è appena abbozzata da un rilievo muscolare nel punto di giunzione delle due arcate mandibolari.

 

 

Regione Mandibolare :

Ana. È composta dai due rami del mascellare inferiorepartendo 

Top.nascosta lateralmente dalle guance si unisce con il mento. Nella parte inferiore presenta due salienze ( dette ganasce) che delimitano la regione intermandibolare.

Regione Orbitale : Ana. Ha come base anatomica il globo oculare alloggiato insieme ai suoi annessi ( muscoli, apparato lacrimale ) nella cavità dell’orbita. Le palpebre superiore, inferiore e nittitante ( la terza palpebra per intendersi ) lo proteggono.

Top. situata da frontale a ultralaterale secondo le diverse razze,, è chiamata oculare in conformazione esterna. 

Regione Sottorbitale : Ana. ………………   Top.situata anteriormente alla regione orbitale è in realtà abbastanza confusa in avanti con la regione dorsale del naso nel versante laterale. E’ però molto importante per la cinognostica perché viene spesso descritta negli standard ( vi ricordate quando si legge “ fine cesello sottorbitale “ ?? ).

Regione Zigomatica : Top. situata caudalmente sotto l’orbitale raggiunge la base dell’orecchio e termina al di sotto e in avanti di quest’ultima con l’articolazione temporo mandibolare.

Regione della Guancia : 

è limitata superiormente  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Regioni del tronco

 

Il tronco racchiude la maggior parte dei visceri e accoglie due grandi cavità la cavità toracica e la cavità addominale separate dal diaframma. La cavità toracica contiene il cuore e polmoni, la cavità addominale più grande in quasi tutte le razze, accoglie i principali organi digerenti e  riproduttori, e si prolunga posteriormente nella cavità pelvica formata dalle ossa del bacino.

 

 

  1. Regione del torace

 

Ana.il torace ha come base scheletrica la gabbia toracica, delimitata dorsalmente dalle vertebre toraciche, lateralmente dalle costole, eventualmente dall'esterno. 

Si riconoscono un margine dorsale che si divide regione Inter scapolare e dorso. 

La regione Inter scapolare continua il collo fra le due spalle, è comunemente chiamata garrese.

Top. Il dorso propriamente detto e delimitato cranialmente dal garrese e causalmente dai lombi. 

Il margine ventrale è molto più breve del margine dorsale e più largo.

Cinogn.Il petto situato tra le due punte delle spalle, presenta due rilievi muscolari laterali separati da un solco mediano.

Più caudalmente si trova la regione sternale.

Le facce laterali del torace sono coperte anteriormente dalle scapole. 

 

  1. Regioni dell'addome

 

L'addome è molto più esteso del torace ma anche più mal delimitato. Si possono riconoscere tre zone una craniale una media e una caudale.

La regione craniale è composta dall'ipocondrio e dalla regione xifoidea.

  •  Regione ipocondrio: borda tutta la regione costale a descrivere un arco di circonferenza allungata
  •  Regione xifoidea: è impari e mediana. È limitata dalla regione sternale e dalla regione del ventre.

Zona media e la più vasta dorsalmente sormontato dai lombi, lateralmente dal fianco e mentalmente dal ventre.

  •  Indietro i lombi formano regione lombare, continua il dorso e caudalmente si accorda con la groppa.
  •  I fianchi si estendono fra l'arco costale, i lombi e l'anca; comprendono tre regioni la corda del fianco, la fossa  del fianco, il fuggente del fianco. Dalla parte caudale del fuggente del fianco si stacca la piega della grassella, piega cutanea che si porta fino alla coscia.
  •  Il ventre va da un fianco all'altro non ha limiti precisi porta nella sua parte centrale l'ombelico. Nelle femmine sono presenti le linee mammarie con i capezzoli.

La regione inguinale è una piega di giunzione al fondo della quale la parete addominale si raccorda con l'affaccia mediale della coscia.

La regione prepubica è coperto nel maschio dal prepuzio, nella femmina presenta le mammelle inguinali.

 

  1. Regioni del bacino

 

il bacino continua caudalmente l’addome, e dà l'attacco agli arti pelvici. È composto dorsalmente dalla groppa lateralmente dall'anca e dalla regione glutea, ventralmente dalla regione urogenitale.

La groppa come base scheletrica l'osso sacro, e costituisce la regione sacrale. È delimitata cranialmente dai lombi e posteriormente dalla regione della coda. È una regione molto importante per la cinognostica sia come lunghezza che come inclinazione.

L'anca è situata lateralmente alla groppa e si continua caudalmente con la regione glutea

La regione glutea o natica corrisponde in genere alla massa dei muscoli glutei. In cinognostica bisogna ricordarsi che la natica è in realtà una regione del tutto diversa che appartiene all'arto pelvico (alla coscia); chiamano inoltre la punta della natica regione che corrisponde alla tua operosità ischiatica del coxale,

la regione Interglutea è rappresentata da una lunga depressione mediana compresa tra le due punte delle natiche. Essa presenta l'ano, il perineo, e nella femmina la vulva.

dott. Ferdinando Asnaghi